L'anomalia Olmeca



(uno strano bassorilievo olmeco)

Nell'area che oggi corrisponde al Messico centro - meridionale si è sviluppata una delle civiltà precolombiane più affascinanti e misteriose del nostro passato. In un arco di tempo che va dal 1200 al 400 a.C. questo popolo ha fatto da madre a tutte le culture mesoamericane sviluppatesi in seguito ed a noi più familiari come i Maya. Erano una società oraganizzata sul modello di città Stato che governavano ampi territori. A loro si devono numerose scoperte nel campo della tecnologia, della scienza, della geografia, dell'ingegnieria e dell' astronomia. Inoltre il ritrovamento di numerosi manufatti (soprattutto giocattoli per bambini) pare chiarire che possedessero la conoscenza e familiarità con la "ruota". Nelle nostre scuole viene ancora oggi insegnato che nessuna popolazione precolombiana fosse in possesso di tale scoperta. Non è del tutto chiarito se furono anche gli inventori della prima forma di scrittura nell' America Centrale anche se alcuni ritrovamenti archeologici recenti suggeriscono che la risposta potrebbe essere affermativa. Il termine "olmeco" si riferisce alle genti che popolano l'area del Messico dove prolifera un particolare albero da gomma. Si ritiene comunque che questo appellativo sia da farsi risalire agli atzechi o comunque a civiltà che denominavano in questo modo questa cultura e gli abitanti di quest'aria. Non sappiamo assolutamente invece come gli Olmechi appellassero se stessi. Un aspetto interessante viene rivestito dalla loro religione e dalla loro mitologia se non altro per il fatto che ha influenzato tutto l'apparato simbolico e religioso della regione per i secoli a venire. La religione olmeca prevedeva una credenza monoteistica con una struttura gerarchica dell'Olimpo con dei quali:IL DIO GIAGUARO - IL DIO DEL MAIS - IL DIO SOLE - IL SERPENTE ALATO che come sappiamo sono figure ricorrenti anche nella religione e mitologia della cultura principale che li seguì;cioè quella dei Maya. I loro rituali prevedevano molti riti propiziatori accompagnati sovente da sacrifici umani.



(una tipica scultura negroide olmeca)

Si sa poco del loro declino e caduta anche se l'ipotesi più probabile è quella dello spegnimento lento della propria forza e ricchezza ed il relativo inglobamento in altre culture emergenti come quella dei Maya appunto. Questo spiega in gran parte perchè nelle cronache e nei resoconto dei Conquistadores spagnoli non ci siano riferimenti agli Olmechi. Evidentemente gli invasori non furono in grado di comprendere dove iniziassero gli aspetti peculiari della cultura del tempo e quali invece fossero i lasciti del passato.
Ma l'aspetto più interessante che riguarda questo popolo risiede nella loro arte e negli aspetti meno noti della loro cultura. Ecco perchè meritano questa breve indagine sul nostro sito che mantiene sempre un taglio decisamente esoterico con tutte le tematiche trattate.
Per esempio. Su una roccia basaltica a Cerro de la Cantera, Chalcatzingo Morelos, in Messico, è scolpito un bassorilievo di estremo interesse. Pare rappresentare un uomo alla guida di una navicella spaziale o comunque dotata di un razzo che la farebbe assomigliare ad un qualche oggetto volante. L'uomo sembra indossare un casco ed una maschera e pare stringere fra le mani una cloche o un pannello di controllo.
La Venta è oggi un parco archeologico, che conserva enormi teste di basalto rappresentanti individui di razza non amerinda dagli occhi mongoli. Pesano più di trenta tonnellate l'una, e i monoliti per loro fabbricazione provengono dalle montagne di Tuxtla, ad oltre 90 km di lontananza. Quali furono i modelli che ispirarono gli artisti del tempo? Da dove provenivano?




(zona di diffusione del popolo olmeco)

Sempre nel parco riposano "altari" di pietra che hanno sulle pareti uomini importanti che stringono a sè dei bambini impauriti, di fronte a una minaccia incombente. Una statua di Las Limas, al Museo di Antropologia dell’Università di Stato di Veracruz, riproduce un essere asiatico che fissa inerme e sconsolato il vuoto, mentre tiene teneramente fra le sue braccia il figlio afflosciato, privo di vita.
Il sito di La Venta contiene, poi, una strana piramide di forma conica, piramidi più piccole, alture e piattaforme, centrate tutte su un misterioso asse 8° nord-ovest. L'intero complesso probabilmente è un "centro di culto". Altra scoperta importante, di non poca stranezza, sono delle colonne che l'archeologo statunitense Matthew Stirling rinvenne, negli anni Quaranta, accanto alla piramide principale. Alte tre metri, e più di seicento, così vicine le une alle altre da costituire una recinzione invalicabile.
Un masso affiorante dal terreno si nascondeva al loro interno. Era una stele di quattro metri e venti in altezza, con una scena incredibile. Due figure imponenti, dalle ampie vesti e con scarpe di foggia orientale, si fronteggiano. Una, dai tratti europoidi, ha una lunga barba fluente.
Altre lastre di pietra sono dedicate a uomini dal volto anglosassone, con gambali di cuoio, barbe a punta e un berretto cadente. Perchè si trovano nelle giungle americane a migliaia di chilometri di distanza dalla patria d'origine?
Tutte queste anomalie temporali non fanno altro che aumentare il desiderio di conoscere e svelare tutti i misteri di questa antica popolazione. Come tante altre realtà sperdute nel tempo anche la storia degli Olmechi sembra racchiudere verità che riscrivono la storia della nostra specie come la conosciamo oggi.

Salvatore Floris

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